Assemblea pubblica di Confcommercio. Presidente Sangalli: "E' l'ora della ripartenza"
L'economia ha sottolineato Sangalli, “ha recuperato i livelli pre-pandemici" anche se resta il problema dei consumi che rallentano “a causa di un’inflazione che continua a mordere”
Mercoledì 7 giugno presso l’Auditorium Conciliazione a Roma si è svolta l'Assemblea Generale di Confcommercio-Imprese per l’Italia.
I dati dell'Ufficio Studi
Secondo l’Ufficio Studi Confcommercio nella “Nota sulle economie regionali” (qui il documento in pdf) pil e consumi cresceranno rispettivamente dell’1,2% e dell’1% a livello nazionale (nel 2024 dell’1,3% e dell’1,1%); +1,7% la crescita del Pil della Lombardia.
La relazione del presidente Sangalli
“C’è un tempo per l’emergenza, c’è un tempo per la solidarietà e c’è un tempo per la ripartenza”. Così il presidente Carlo Sangalli aprendo la sua relazione dopo il messaggio di saluto del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
"Ripartire" secondo Sangalli, superando “le incertezze, le emergenze e le sfide dei tempi che stiamo vivendo”. Anzitutto a livello europeo, soprattutto tramite “una riforma strutturale del Patto europeo di stabilità e crescita che sappia davvero tenere insieme miglioramento delle finanze pubbliche, riforme ed investimenti”. E contrastando l’inflazione “non solo attraverso politiche monetarie, ma anche con una strategia europea per la competitività”.
In questo scenario spiccano i buoni risultati dell’economia italiana che, ha sottolineato Sangalli, “ha recuperato i livelli pre-pandemici, facendo meglio delle altre maggiori economie europee, e addirittura degli Stati Uniti”, anche se "restano ancora indietro i consumi che, nella media dello scorso anno, risultano inferiori di circa venti miliardi di euro rispetto al 2019. Proprio i consumi rallentano, a partire da quelli alimentari, per l’inflazione che continua a mordere".
“Abbiamo mostrato – ha sottolineato il presidente di Confcommercio - una straordinaria capacità di adattamento e di reazione, da parte di imprese, lavoro e reti di sicurezza sociale”, risultato della “collaborazione tra buone politiche pubbliche e iniziativa privata”. Una collaborazione che ha funzionato anche sul versante della crescita dell’occupazione, peraltro merito per tre quarti, negli ultimi due anni, delle imprese del terziario di mercato. Che tuttavia “sta vivendo una persistente carenza di personale. Nel turismo e nel commercio, mancano, ad esempio, rispetto al 2022, circa 480 mila lavoratori. E per oltre il 40 per cento, vi è un concreto rischio che la domanda non possa essere soddisfatta, soprattutto per la mancanza di competenze". Occorre dunque “intervenire per colmare la distanza tra formazione ed esigenze delle imprese".
Il vasto tema del fisco, poi. Confcommercio “condivide l’ambizione del disegno di legge delega di una riforma complessiva del nostro sistema fiscale perché non è più tempo di ‘manutenzioni ordinarie’” e quindi “occorre proseguire il confronto strutturato con le parti sociali”.
Scarica la relazione del presidente Sangalli
L'intervento del Ministro Urso
“Le imprese sono il motore, prima sociale che economico, al centro della nostra attenzione. E d’altronde oggi vedo una sintonia perfetta nel rapporto tra istituzioni e associazioni di impresa”. Così Adolfo Urso, ministro delle imprese del made in Italy, nel suo intervento nel corso dell'Assemblea.
Dato “merito alle imprese italiane che hanno saputo reagire ai cambiamenti geopolitici scegliendo i mercati più in crescita” e attribuito la crescita più forte delle previsioni ai risultati “di servizi e turismo, dei consumi e degli investimenti delle imprese italiane e di quelle estere nel nostro Paese”, Urso ha quindi esaltato il “sistema italiano fatto di piccole e piccolissime imprese e di milioni di soggetti produttivi, che oggi è diventato un modello a cui si ispirano anche le grandi multinazionali”