ASSOFERMET, pubblicata la nota di febbraio sul mercato dei metalli non ferrosi
Assofermet, l’Associazione nazionale degli imprenditori che esercitano l'attività del commercio e della prelavorazione nei settori ferro e acciai, metalli non ferrosi, rottami ferrosi, ferramenta e affini, aderente a Confcommercio, ha pubblicato la nota di febbraio relativa al mercato dei principali metalli non ferrosi.
Nei primi 11 mesi del 2022 la produzione mondiale di rame raffinato - si legge nella nota - è aumentata del 3,4% con alti e bassi dovuti a manutenzioni previste, non previste e Covid tra i maggiori Paesi produttori. Il consumo globale nei primi 11 mesi è intorno al 3,3%, con +2% Europa, -2,5% Giappone, -2% Usa; sostegno al consumo è stata la Cina con +6%, grazie anche alle importazioni di catodi aumentate di circa il 12%. Per quanto riguarda l’Italia, i produttori di vergella hanno prodotto volumi vicini ai massimi delle potenzialità.
Il mercato della vergella di rame è stato dominato nella parte finale del 2022 dalle negoziazioni per i contratti annuali per il 2023, che si sono chiusi con aumenti mai visti in precedenza sia per il premio catodo sia per il prezzo di trasformazione.
Per quanto riguarda i semilavorati di ottone la situazione generale rimane sempre molto problematica per il perdurare di elementi di tensione sullo scacchiere internazionale.
Dopo i record del primo trimestre del 2022 e la conseguente discesa dei trimestri successivi, la quotazione dell’alluminio sembra aver trovato una certa stabilità. Non è facile in questo contesto - secondo la nota - immaginare l’evoluzione del mercato dei semilavorati che dopo un periodo di quotazioni record e difficile reperimento della materia prima nella intera catena di fornitura, è caratterizzato da stock decisamente alti acquistati a quotazioni vicine ai massimi storici, a fronte di prezzi del mercato in costante discesa.
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02/02/23