Energia: per le imprese del terziario la bolletta sale a 24 miliardi, aumenti sino a +150% nel 2022
Il Presidente di Confcommercio Carlo Sangalli “contro i rincari risposta europea e misure più forti per le imprese”
24 miliardi di euro, più del doppio rispetto all’anno precedente: è quanto spenderanno nel 2022 le imprese del terziario (nel 2021 la spesa fu di 11 miliardi). E’ quanto emerge dai dati dell’Osservatorio Confcommercio Energia, l’analisi trimestrale realizzata in collaborazione con Nomisma Energia. Tra luglio 2021 e luglio 2022 gli aumenti della spesa annuale sono arrivati a toccare punte del 122% per l’elettricità e del 154% per il gas e, nel dettaglio, gli alberghi hanno speso in media 55mila euro in più per l’energia elettrica, seguiti dai negozi di generi alimentari (+18mila), dai ristoranti (+8mila), dai bar e dai negozi non alimentari (+4mila per entrambi.) Per quanto riguarda il gas, per il settore alberghiero sono previsti aumenti di 15mila euro e per i ristoranti di 6mila euro, mentre per bar e negozi i rincaro annuale si situa tra il 120% e il 130%.
L’analisi evidenzia inoltre come i prezzi alla pompa di benzina e gasolio per autotrazione siano aumentati, rispettivamente, del 30% e del 35% (per gli autotrasportatori la spesa annua è arrivata oltre quota 55mila euro): il costo dell’energia e dei carburanti continua quindi a pesare enormemente sui bilanci delle imprese, una situazione destinata a peggiorare ulteriormente a seguito delle nuove restrizioni nelle forniture di gas dalla Russia.
“Il caro energia sta diventando l’emergenza prioritaria per le ripercussioni sulle imprese del terziario e sull’inflazione” ha commentato il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli “Serve una risposta europea per contrastare questi rincari e introdurre un tetto al prezzo del gas. Ed è necessario che il Governo rinnovi e rafforzi i crediti d’imposta per le imprese non “energivore” e non “gasivore” e riduca gli oneri generali di sistema e le accise sui carburanti”
01/08/22
